Hall of Fame

La galleria dei riconoscimenti della Serie A Green

 

 

PANCHINA D’ORO (miglior allenatore): la scelta giusta alla giornata giusta, consegna in orario, non si distrae facilmente e sa anche contraddire i media. Queste le caratteristiche del buon allenatore.
 
2004-2005: LUCA BRINDISINO (LUPIAE)
 
2005-2006: LUIGI MAGGIORE (STAR8): trionfa in Coppa per la prima volta e dà filo da torcere allo Sfaccim campione. Anche quest’anno Maggiore ha dimostrato di essere competitivo a tutti i livelli, a prescindere dal numero delle squadre partecipanti al campionato. VOTI 6
 
2006-2007: GIOVANNI TONTODONATI (RANGERS): Perde il titolo per un soffio a causa degli scontri diretti, ma il suo sms con la formazione al sabato non manca mai. Capisce che per essere competitivi nella Serie A Green non si possono fare altri tornei, per cui trascura il fantacalcio del suo paese, seppur molto sentito. La sua competenza calcistica non si discute. VOTI 5
 
2007-2008: ROBERTO BARTOLOMUCCI (AMICI): in molti gli avevano pronosticato una stagione difficile, poi la penalizzazione ha inferto un altro duro colpo al mister di Cisterna, che dopo un inizio disastroso ha barcollato a centroclassifica fino al girone di ritorno, quando con 27 dei 20 punti totali, raggiunge la zona Uefa dando parecchio filo da torcere ai piani alti. Capisce al volo quand’è il momento di puntare su Del Piero capitano e fa il bis dei cannonieri, ma soprattutto in classifica lascia indietro gente come Maggiore e Dario Brindisino. VOTI 6
 
2008-2009:FABRIZIO MANGIA (FLIPPER): “Lo scudetto dell’umiltà”, una frase che rimarrà alla storia della Serie A Green e che rappresenta il riassunto della straordinaria favola del Bounty Flipper di Fabrizio Mangia. Il trionfo della gavetta: una salvezza storica alle prima stagione, poi due meste retrocessioni di fila e infine, al quarto tentativo, la vittoria. L’ingresso nella dirigenza di De Santis e Pascali ha consentito a Mangia di lasciare da parte aste e mercato e concentrarsi su quello che è il suo punto forte: la gestione della squadra.. Uno scudetto ineccepibile che smentisce innanzitutto la stampa, a partire da chi scrive, che troppo presto ha parlato di squadra sbilanciata in difesa, reparti geriatrici, prepensionamenti e retrocessione annunciata. Altro che: 55 punti, 7 lunghezze di distacco dai più blasonati Curtale e Star11, da questa stagione Fabrizio Mangia e il suo Flipper diventano indiscutibilmente una “grande” della Serie A Green. VOTI 9
 
2009-2010: DARIO BRINDISINO (CURTALE): il perfezionista. Al sabato riscrive la formazione anche se ha sbagliato a mettere una virgola o un trattino tra il modulo 3-4-3. Per lui lunedì a mezzogiorno finisce una giornata e a mezzogiorno e cinque sta già contando gli undici giocatori per la prossima. E’ stato assunto da Murdoch per controllare se gli inviati di Sky Sport 24 sono precisi o meno… VOTI 8
 
PANCHINA DI LEGNO (peggior allenatore): un premio temutissimo, solitamente non va a chi ha la squadra più scarsa, ma a chi non è stato capace di gestire bene la rosa durante la stagione.
 
2004-2005: TOTO’ ALAIMO (AKRAGAS)
 
2005-2006: STEFANO ERRICO (RAPOLLA): doveva essere il suo grande ritorno nella Serie A Green, ha invece confermato tutti i dubbi che si avevano all’inizio sulle sue doti di tecnico. Mai costante nel dare la formazione, sempre disattento ai movimenti di mercato, non tiene affatto fede alle aspettative. VOTI 4
 
2006-2007: MATTEO CASILLI (FASHION): Svogliato, approssimativo, impreparato. Chi più ne ha più ne metta. Nemmeno la famigerata rivalità coi cugini dell’Atletico quest’anno riesce a svegliare dal torpore il neolaureato Matteo Casilli. La querelle-Del Grosso è solo la punta dell’iceberg: retrocessione inevitabile, così come la lettera di dimissioni. VOTI 6
 
2007-2008: MICHELE PAPPAGALLO (RETRO’): Agghiacciante l’annata di Michele Pappagallo, fa tutto quello che un allenatore di fantacalcio non deve fare. Inutile star qui a elencare le nefandezze del Retrò, a cui non è bastato vivere in casa con altri 3 mister per trovare uno straccio di motivazione. Ciononostante, per qualche inspiegabile ragione non si dimette. VOTI 9
 
2008-2009: BRUNO MOLA (BLAKBLOK): E’ diventato il prototipo del fuoco di paglia. Inizi folgoranti in cima alla classifica, poi il lassismo, la caduta in picchiata fino all’inevitabile retrocessione. Certo, il vai e vieni dall’Africa non lo aiuta, ma i suoi impegni non li scopre certo ora e da più parti la stampa aveva espressamente consigliato un ampliamento della dirigenza, per coprire le falle lasciate dal manager salentino. Una figuraccia insomma, per di più con una rosa sulla carta senza particolari pecche e con l’asso Kaka, alla sua ultima stagione in Italia. Una deplorevole furia francese e ritirata spagnola. VOTI 5

2009-2010: BRUNO MOLA (BLAKBLOK): nemmeno quest’anno riesce a trovare il bandolo della matassa. Ricorderà a stento 5 o 6 elementi dei 25 della sua rosa, sparisce per giorni in viaggi intercontinentali lasciando i suoi abbandonati a loro stessi. E Paradossalmente ottiene più risultati così di quando si impegna a dare la formazione. Negato. VOTI 7
 
 
 
SCRIVANIA D’ORO (miglior presidente): questo premio va a chi ha messo in piedi la rosa più competitiva, sapendo gestire bene l’equilibrio acquisti-cessioni dall’inizio alla fine, negli scambi interni come negli esterni.
 
 
2004-2005: LUCA BRINDISINO (LUPIAE)
 
2005-2006: ROBERTO BARTOLOMUCCI (AMICI): la sua squadra è mix di classe, esperienza, nuove e vecchie rivelazioni e “picchiatori”. Grazie alla sua sagacia in sede d’asta sfiora la vittoria in Coppa e, all’ultimo mercato di riparazione, si esibisce in una sessione fatta di cessioni e plusvalenze da vero magnate del settore. VOTI 4
 
2006-2007: LUCA BRINDISINO (LUPIAE): A febbraio la rosa del Lupiae è inferiore a quella dei Rangers. Brindisino se ne avvede e corre ai ripari in grande stile: Pizarro, Corini, Foggia e Di Biagio sono il frutto di giorni intensissimi di mercato, vissuti tra internet, telefono e incontri face-to-face 24 ore su 24. Quando a settembre prende Crespo per Toni gli altri hanno già pronta la camicia di forza: lui l’accetta di buon grado, ma con uno scudetto cucitole sul petto. VOTI 5
 
2007-2008: DOMENICO SERGI (DELINQUERE): Non più di Legno, bensì d’Oro. Quest’anno la nomination per Sergi è per il Miglior Presidente 2008, e vorrei vedere. Costruisce una squadra inappuntabile: solida in difesa col blocco-J Cesar e Zanetti, a centrocampo media tra vecchie volpi come Vannucchi e Cozza e giovani rampanti come Tissone e Barreto; in attacco “scopre” Pato e Borriello, cede Lavezzi e Pazzini quando non ne hanno quasi più e si aggiudica Rocchi. Ma si può dire che tutta la rosa ha fatto il suo dovere, da Gastaldello a Ventola. La cascina è piena, l’annata è da ricordare (vedi nominations 2006-07…). VOTI 7
 
2008-2009: GIGI MAGGIORE (STAR11): Neanche quest’anno arriva lo scudetto, ma il secondo posto riporta lo Star11 di Gigi Maggiore al posto che gli compete, ossia il podio. Quinto podio su sette stagioni, quattro volte al secondo posto, non sono numeri di poco conto in un campionato a 16 squadre. Una squadra di vertice che ha alle spalle una società di prim’ordine: quest’anno la rosa dello Star11, nell’equilibrio generale, faceva impallidire più di un manager. La spina dorsale nerazzurra Maicon-Stankovic-Ibra sono solo la punta di un iceberg solido in difesa, compatto in mezzo e spigoloso davanti. Pochi scambi, ma ben ponderati, Maggiore a inizio stagione scopre pure Zuniga e Santon, ma poi li boccia quando al mister servono titolari. Ma i loro nomi sono sempre sulla scrivania, da domani giallo lucente. VOTI 6

2009-2010: DARIO BRINDISINO (CURTALE): fa valere la sua influenza già in sede d’asta, quando controlla e se serve indirizza chi, volente o nolente, gli capita seduto accanto. Sul mercato, poi, è la solita faina di sempre, solo che quest’anno tutto gli gira bene. Da manuale gli affari conclusi con Flipper prima (Lucio e Cambiasso) e Domingo poi (Maxi Lopez). VOTI 9
 
 
SCRIVANIA DI LEGNO (peggior presidente): ci sono annate in cui si sbaglia tutto, si compra a troppo e si rivende a poco, si investe male e si ripara peggio. La scrivania di legno è forse il premio che nessuno vorrebbe ricevere.
 
2004-2005: CARLO PRANZO ZACCARIA (PUNK)

2005-2006:
TOTO’ ALAIMO (AKRAGAS): anche quest’anno la sua retrocessione era annunciata. Peccato, perché dà la formazione quasi ogni domenica, ma il suo essere lascivo in sede di mercato e l’aver collezionato ben 16 punti di penalizzazione per mancato pagamento, gli hanno fatto battere tutti i record negativi della Serie A Green. VOTI 6
 
2006-2007: MATTIA D’ALESSANDRO (DOLPHINS): Era stata la rivelazione della scorsa stagione: terzo in campionato e duello con Tontodonati stravinto. Quest’anno i ruoli si sono invertiti e i Dolphins di Mattia D’Alessandro non sono andati oltre una tranquilla salvezza. Colpa anche di un mercato tutt’altro che avveduto che ha visto gli abruzzesi privarsi a un certo punto di Taddei, Locatelli, Di Natale e Manfredini per Luciano, Giacomazzi e un imbarazzante Adriano, autore di una sola rete nella Serie A Green. Fatto sta che D’Alessandro perde ben presto le speranze di un campionato di vertice e gestisce la squadra con troppa sufficienza. Tutto fumo e niente arrosto. VOTI 6
 
2007-2008: MICHELE PAPPAGALLO (RETRO’): Arriva all’asta di settembre spavaldo, ma si capisce subito che sarebbe stato un fuoco di paglia. Parte spendaccione e si svena per Buffon, Zanetti, Maxwell, Materazzi, Jankulovsky e Cicinho. Poi si rende conto che non ha più soldi e inizia a svenderli agli “amici fidati”, che ovviamente se ne approfittano. Arriva all’attacco praticamente senza un centesimo, le riparazioni sono anonime e la stagione va come deve andare. Classico esempio di Presidente bruciato dalla severità della Serie A Green. VOTI 8
 
2008-2009: PAOLO MEMOLA (TERLIZZI): Se l’anno scorso l’amico Miki lo aveva salvato, dopo l’affaire-Pazzini, quest’anno niente e nessuno può togliere a Paolo Memola la Scrivania di Legno. “L’incubo continua”, si potrebbe titolare, sfogliando i ricordi di due stagioni passate a raschiare il fondo della classifica, circondato dallo scherno e lo sberleffo generale. Un incubo che paradossalmente si materializza proprio in quel Giampaolo Pazzini, quest’anno di nuovo fortemente voluto e poi “scaricato” all’Akragas proprio quando il bomber risorgeva alla Sampdoria. Il passato che ritorna, dunque, in maniera quantomai ingloriosa per il manager di Terlizzi, che quest’estate non dormirà sonni tranquilli, nonostante presieda a tutti gli effetti una “squadra materasso”. VOTI 10

2009-2010: MARCO TEDONE e MIKI PAPPAGALLO (LABBARI): l’uno, si sa, si era offerto di coprire l’assenza del compagno all’asta iniziale ma, ai primi tentennamenti, si era affidato ai consigli degli amici/avversari…l’altro non è riuscito, o meglio, non ha nemmeno provato a sistemare un minimo la rosa, disertando tutte le riparazioni e facendo solo scambi interni ‘comodi’ (e non sempre proficui) coi vicini di casa. Col risultato che la squadra gioca in 10 più della metà delle partite. VOTI 7

PREMIO FAIR PLAY: è probabilmente il riconoscimento più ambito in Serie A Green. A contenderselo di solito i manager che, durante la stagione, hanno saputo dare sfoggio ed esempio di correttezza, serietà e spirito sportivo, sia dal punto di vista formale che informale.
 
2005-2006: CARLO MANCINI (WAILERS): con la Coppa succede un guazzabuglio, tra forum, sondaggi e interpretazione dei regolamenti. Lui accetta l’esclusione dai Quarti con estremo fair play, pur senza nascondere il suo disappunto. Poteva far nascere un caso, ha preferito continuare a giocare: tanto di cappello. VOTI 5
 
2006-2007: MARCO GALLICCHIO (RULES): Accetta la più impossibile delle sfide subentrando al cestinabile Corazza alla guida di una squadra già retrocessa in partenza, con mille infortunati e titolari che si contano sulle dita di una mano. Afferma: “L’obiettivo è quello di non arrivare ultimo”. Ci riesce in pieno e, ciononostante, consegna la formazione anche all’ultima giornata contro i Rangers per non falsare la lotta scudetto. Un signore. VOTI 5
 
2007-2008: STEFANOMARIO PATRUNO (PACE): Un esempio di fair play sia nella vittoria che nella sconfitta, anche se il turn over all’ultima giornata…. Al primo anno in Serie A Green, si cala perfettamente nello spirito goliardico ma impegnativo del torneo sfoggiando una campagna abbonamenti faraonica. Stringe gemellaggi a destra e a manca e non fa mancare la solita cospicua dose di risate grasse ogni qual volta la Lega si riunisce per aste o chiacchiere da bar. Ottimo acquisto. VOTI 7
 
2008-2009: Non assegnato.

2009-2010: STEFANO LINCIANO (MOJITO): si assicura già a settembre una bella fetta di questa nominations per il numero di km percorsi. Nel corso della stagione la legittima smentendo il trend degli ultimi anni delle matricole pirotecniche ma fuochi di paglia. S’approccia al gioco con devozione, ne studia silente i meccanismi e si inserisce gradualmente ma in maniera determinante, tanto da accaparrarsi le simpatie dei manager più blasonati. VOTI 8

 
PANTALEO CORVINO D’ORO (miglior acquisto): il Corvino d’oro va al miglior acquisto in assoluto, la star o comunque l’individualità che ha saputo fare la differenza.
 
2004-2005: SANTOS BATISTA MOZART (AMICI – R.BARTOLOMUCCI)
 
2005-2006: FILIPPO INZAGHI (AQUILAE – G. NARDIELLO): ebbene si, solo 17 miliardi per ottenere 12 gol, un assist e tante soddisfazioni. Dopo l’annata da dimenticare con lo Star7, solo Nardiello ha superato lo scetticismo di tutti in sede d’asta aggiudicandosi il Superpippo nazionale, che gli ha regalato ottimi voti anche da subentrante, entrando di diritto nella Top 5 di ruolo della Gazzetta. VOTI 6
 
2006-2007: ADRIAN MUTU (LUPIAE – L. BRINDISINO): Per tutta l’estate gli avversari hanno cercato di carpire a mr. Brindisino chi sarebbe stato il tanto millantato erede di Sinisa Mihajlovic. Tutti gli indizi portano a lui, ma nessuno indovina. Quando il nome è svelato, più di qualcuno storce il naso: “Chissà che mi credevo…”, si mormora. Ebbene, Adrian Mutu è, per media voto, il miglior giocatore del campionato secondo la Gazzetta dello Sport, trascina il Lupiae verso il quinto scudetto a suon di gol e assist ed entra dalla porta principale nel cuore dei tifosi verdeazzurri. VOTI 5
 
2007-2008:MARCO BORRIELLO (DELINQUERE – D. SERGI): La grande vittoria di Domenico Sergi. Marco Borriello rappresenta più di una scommessa vinta per il Delinquere, che si porta a casa un inaspettato bomber da Nazionale a soli 47, miseri, miliardi. Con una media del 7,81, 19 gol e 4 assist ha regalato una salvezza molto più che tranquilla al Genoa neopromosso, ma soprattutto Scudetto e Champions Green al Delinquere. VOTI 11
 
2008-2009: MARCO DI VAIO (AKRAGAS – S. ALAIMO): La salvezza conquistata in affanno all’ultima giornata è la sorte che è toccata quest’anno a Bologna e Akragas. A trascinare emiliani e siciliani fuori dai carboni roventi della retrocessione, un profeta del gol: Marco Di Vaio. Caduto nel dimenticatoio dopo qualche annata sfortunata tra l’estero e Genova, Alaimo lo ripesca come compagno ideale della bandiera Pandev, investendo 165 mld. Cecchino implacabile, Di Vaio ha sfruttato sempre al meglio le poche palle che gli sono capitate. Se questa, come tanti dicono, è la sua stagione top prima del definitivo declino, onore al merito di Alaimo che non se l’è fatto sfuggire. VOTI 9

2009-2010: TOTO’ DI NATALE (ACAB – M. GALLICCHIO): la fantasia in periferia. A Udine come a Novoli lui si scatena e regala gol e magie a raffica. I suoi spunti sono di classe sopraffina, eppure è stato pagato almeno 100 mld in meno di quanto potrebbe valere al fantamercato. Una stagione giocata su livelli stratosferici che gli sono valsi il pass diretto per il Sudafrica, lasciando ai vari Quagliarella, Rossi e Borriello il limbo del ballottaggio. VOTI 8
 
GUIDO ANGELOZZI DI LEGNO (peggior acquisto): di contro, l’Angelozzi di legno non risparmia chi invece ha fatto flop..
 
2005-2006: ZLATAN IBRAHIMOVIC (SPIT – G. VICINELLI): protagonista l’anno scorso del più discusso scambio della storia del fantacalcio, Zlatan Ibrahimovic è stato, naturalmente, il giocatore più pagato in questa stagione. Conteso tra Luca Brindisino ed Enrico Vicinelli, l’ha spuntata quest’ultimo offrendo ben 702, dico settecentodue, miliardi. Il rapporto qualità-prezzo a fine stagione risulta certamente deficitario: 7 gol e 6 assist non sono pochi, ma lo svedese aveva il compito di trascinare la squadra, compito che ha ben presto lasciato solo al povero Marchionni, col risultato di una mesta retrocessione. VOTI 5
 
2006-2007: SIMONE BARONE (PACCIANI – M. PETITO): Quasi lo stesso discorso di Grosso, ma senza l’attenuante della grande squadra. C’è pure da dire che i minuti mondiali di Barone sono stati contati, ma lo stress, i viaggi, le mancate vacanze…Si dice sempre così in questi casi, ma Simone Barone, nel Torino come nel Pacciani, ha profondamente deluso, e Petito sbaglia a non relegarlo mai in panchina. VOTI 6
 
2007-2008: LUIS NAZARIO DA LIMA RONALDO (CURTALE – D. BRINDISINO): Quello che probabilmente potrà essere il suo ultimo anno di carriera, il Fenomeno lo trascorre al Curtale, dove il Presidente Dario Brindisino non gli fa mancare buona cucina, allegria e tanto, tanto divertimento. Ma comunque su di lui è stato detto fin troppo, fare del sarcasmo è anche difficile. Però, più che gli scandali sessuali, fa ancor più senso la pubblicità della crescita dei capelli…VOTI 7
 
2008-2009: RICARDO QUARESMA (ACAB – M. GALLICCHIO): Capricci. Di presidenti, allenatori o tifosi. Ritorni di fiamma, ripicche di mercato o pedine fondamentali per lo scacchiere tattico. Forse perché unico dei tre candidati ad essere stato rispedito a casa senza troppo pensarci, Ricardo Quaresma è quest’anno il peggior acquisto della Serie A Green. Gallicchio, poi, si svena per il portoghese, Rosina e Figueroa: a Novoli, adesso, con la trivela inseguiranno lui.VOTI 5

2009-2010: CARVALHO DE OLIVEIRA AMAURI (AMICI – R. BARTOLOMUCCI): fino a un anno fa riempiva le colonne di tutti i giornali con il dilemma ‘passaporto si, passaporto no. Nazionale si , Nazionale no’, poiché lo si riteneva uno degli attaccanti più completi in circolazione. Riconfermato a Cisterna a suon di miliardi (più di 400), affiancato a Trezeguet, l’oriundo ha dato vita a una stagione da incubo e ora gli unici titoli che gli vengono dedicati sono quelli che lo vedono in partenza per San Pietroburgo, perché la Juve vuole fare cassa…stranezze del calcio. VOTI 14

 
 
GINO DIMITRI D’ORO (miglior affare): il miglior affare di solito lo fa o chi acquista a settembre a un prezzo stracciato un giocatore che poi si rivelerà decisivo, oppure chi tramite scambi interni o riparazioni invernali azzecca il colpaccio, meglio se a scapito di qualcun altro…
 
2006-2007: FABIO QUAGLIARELLA (ATLETICO – G. VICINELLI): dopo una stagione da comprimario con l’Ascoli, preso dalla Samp in cambio di Job come quarta punta dietro Flachi, Bonazzoli e Bazzani, alzi la mano chi avrebbe pronosticato l’ingresso di questo calciatore addirittura nel giro della Nazionale. Vicinelli lo prende (non si sa quanto volutamente) a soli 16 mld e mette insieme, accanto a Bianchi e Iaquinta, uno dei tridenti più micidiali della Serie A Green. VOTI 6
 
2007-2008: ALESSANDRO DIAMANTI (AMICI – R. BARTOLOMUCCI): 2 miliardi. Questo il prezzo pagato da Roberto Bartolomucci per assicurarsi Alessandro Diamanti, mezzapunta del Livorno, come sesto attaccante. Scoperto a suo tempo dalla Fiorentina, Diamanti ha dimostrato quest’anno di poter fare la differenza ogniqualvolta è stato chiamato in causa, anche dalla panchina. Anzi, non si può non notare una certa inettitudine prima da parte di Orsi e poi di Camolese nel non insistere su questo terribile mancino, che con un suo gol ha forse condannato la Roma al secondo posto. Ma di sicuro ha dato a Bartolomucci una risorsa importante e insperata. VOTI 7
 
2008-2009: GIAMPAOLO PAZZINI (AKRAGAS – S. ALAIMO): Un affare voluto, cercato, ponderato. Una mossa studiata nei dettagli e in clamoroso anticipo rispetto agli altri pretendenti, che non erano pochi. Alaimo è stato chirurgico nell’attirare la preda, offrendogli una contropartita appetibile ma evidentemente sopravalutata (Maggio, subito dopo infortunatosi) per evitare di sborsare un solo miliardo. E, una volta portato a cottura Paolo Memola, lo ha versato nello scolapasta insieme a Mchelidze, portandosi a casa Giampaolo Pazzini, decisivo nel finale di stagione alla Samp. VOTI 6

2009-2010: MAXI LOPEZ (CURTALE – D. BRINDISINO): un affare che si è tinto di giallo almeno fino alla fine del torneo, quando il manager campione in carica ha svelato tutti i retroscena che lo hanno portato all’acquisto della cosiddetta ‘Barbie’, soffiandola al Domingo grazie a clausole complicatissime. E quando tutti si aspettavano Toni, Chevanton, addirittura Gimenez, il colpo grosso del mercato di gennaio è stato lui, comprato senza sacrificare pezzi pregiati, mentre altri si sfasciavano la rosa. VOTI 8
 
 
PEPPINO PAVONE DI LEGNO (peggior affare): è l’opposto del miglior affare. Di solito se lo aggiudica l’infinocchiato di turno oppure un giocatore perennemente infortunato.
 
2005-2006; CASSANO (DOLPHINS) 205 mld: che aggiunti ai 200 per Vieri fanno 405…basterebbe questo per far gelare il sangue a qualsiasi manager. D’Alessandro ha avuto la forza e l’abilità di riprendersi da questi brutti colpi, ma resta il fatto che una mazzata del genere ha pesato e non poco sul campionato dell’Azzurra Adriatica Dolphins. VOTI 8
 
2006-2007: RICARDO OLIVEIRA (STAR9 – G. MAGGIORE): Quello del peggior affare è un altro riconoscimento col quale Gigi Maggiore ha sempre a che fare. Dopo Pippo Inzaghi e l’accoppiata Cossu/Simone Inzaghi, quest’anno il flop dello Star9 si chiama Oliveira, approdato al Milan a peso d’oro per sostituire Shevchenko e soffiato dagli arancioviola al Lupiae miliardo dopo miliardo, fino ad arrivare a 361. Maggiore intuisce da subito che il brasiliano sarà in corsa per il Peppino Pavone, allora per rinforzare la sua candidatura lascia Ivan e Maccarone per prendere Ferrari e Romeo, ma soprattutto gli affianca un predestinato: Lambros Choutos. VOTI 10
 
2007-2008: LUIS FIGO (TERLIZZI – PAOLO MEMOLA): Scambiato con l’Atletico per Camoranesi nell’ambito dell’affare Totti-Cassano, Figo ha dato vita alla stagione più disastrosa da quando è in Italia. Non tanto per la media (6,36), quanto per la sfortuna che lo ha attanagliato. Praticamente si può dire che si è infortunato poco dopo essere arrivato a Terlizzi e quindi delle sue 14 presenze totali, ben poche sono state quelle in maglia azzurrogranata. Per di più, Memola ha pensato bene di prendere Jimenez come sua potenziale riserva, sprecando un gettone a centrocampo per un tribunaro.VOTI 6
 
2008-2009: MAURO GERMAN CAMORANESI (DELINQUERE – D. SERGI): Come il Pavone di Legno 2008, Luis Figo, anche quello di quest’anno è stato tradito dagli infortuni. E con lui, il manager che ha deciso di puntare su di lui. Nel 2009 è il turno di Mauro German Camoranesi, prelevato dal Terlizzi in cambio di Pepe, una delle sorprese positive del campionato, dal Delinquere di Domenico Sergi.Un affare andato come peggio non poteva e che ha tolto ai calabresi una pedina importante a centrocampo, di quelle che possono fare la differenza, quando magari per i tre punti manca quel mezzo voto. VOTI 5
 
2009-2010: FELIPE MELO (BLAKBLOK – B. MOLA): il capolavoro di Pantaleo Corvino (non a caso esiste il Corvino d’Oro): preso a 8 milioni, rivenduto a 25 al boccalone di turno, tale Alessio Secco. Bravo dunque Gallicchio a cederlo appena in tempo, accaparrandosi poi un suo pupillo per il quale era pronto a cedere pure Inler. E forse per Mola sarebbe stato meglio sotto tanti punti di vista. Invece se l’è tirata, ha voluto Melo e Borriello (poi ceduto…) e ha fatto la figura dell’Alessio Secco. Sicuramente Melo non sarà un brocco, ma di sicuro per ora è un pessimo affare: il Pavone sarà pure bello e colorato, ma il Corvo è di sicuro più cinico. VOTI 11
 
 
ROBERTO RIZZO D’ORO (miglior giovane lanciato): ci sono giovani che a inizio campionato partono con il posto da titolare, ma non tutti hanno il coraggio di scommetterci, temendo scottature. Questo premio va al giovane che si è saputo affermare sia in Serie A che in Serie A Green.
 
2004-2005: MIRKO VUCINIC (AMICI – R. BARTOLOMUCCI)
 
2005-2006: PASQUALE FOGGIA (AQUILAE – G. NARDIELLO): cresciuto all’ombra di un certo Dejan Savicevic, questo ragazzo dell’Ascoli prometteva bene già a settembre ed era nel mirino di molti. Solo Gianni Nardiello, però, ha creduto in lui, investendo 33 miliardi, rivelatisi poi una bazzecola se confrontate con le prestazioni del fantasista. VOTI 7
 
2006-2007: ROLANDO BIANCHI (ATLETICO – G. VICINELLI): Sicuramente sarà un protagonista della Nazionale del futuro, forse già pronto per una grande, Rolando Bianchi riscatta l’amaro campionato di Cagliari salvando una Reggina che a settembre era data per spacciata. Vicinelli gli dà credito e lui ricambia salvandogli in più occasioni il posteriore. 302 mld li vale tutti, se non di più. VOTI 5
 
2007-2008: SEBASTIAN GIOVINCO (LUPIAE – L. BRINDISINO): La “formica atomica” era una seria incognita a inizio campionato. Quasi nessuno era disposto a spenderci più di tanto, un po’ per il fisico minuto, un po’ per la pesante responsabilità di ennesima promessa della Juve data in prestito in provincia. Lui non delude mister Brindisino che non perde mai occasione per schierarlo: se andrà ancora un anno in prestito, il suo valore sarà triplicato. Ne sentiremo parlare. VOTI 7
 
2008-2009: DAVIDE SANTON (CURTALE – D. BRINDISINO) Chissà quanti, tra la capitale del Regno Unito e un paesino sperduto nella Grecìa Salentina, si staranno mangiando le mani. Alla fine, però, ciò che conta è che quello largamente definito come il “nuovo Paolo Maldini” sia approdato al Curtale di Dario Brindisino, che ha creduto in lui e nelle scelte di Mourinho. Davide Santon finisce così dalla Primavera in Nazionale nel giro di sei mesi, scavalcando pure l’Under 21. Impossibile, ad oggi, farne una valutazione in fantamiliardi. VOTI 9
 
2009-2010: LEONARDO BONUCCI (AMICI – R. BARTOLOMUCCI): sicuro, imponente, roccioso. Queste le caratteristiche di un difensore ad agosto sconosciuto ma che è salito alla ribalta assieme al suo compagno di reparto barese perché, almeno fino alla settima giornata, la difesa biancorossa era addirittura la meno battuta d’Europa. Adesso, difesa a tre o a quattro che sia, questo signorino che ha soffiato la maglia azzurra a Legrottaglie, rischiamo di ritrovarcelo titolare in Sudafrica al fianco di Cannavaro e Chiellini, forse suoi futuri compagni di squadra… VOTI 8
 
 
GAUCHO TOFFOLI, IL METEORITE DI LEGNO (la meteora dell’anno): la meteora dell’anno è di solito un nuovo arrivo, preferibilmente straniero, che arriva con la nomea di quello che deve spaccare tuttora che alla fine, bene che gli vada, va via a gennaio…
 
2007-2008: JOAQUIN LARRIVEY (WAILERS – C. MANCINI): El Bati, oramai il suo soprannome è noto a tutti, poiché amaramente ispirato a Gabriel Omar Batistuta. Ma di Batigol questo argentino ha solo i capelli lunghi. Una tortura per i Wailers averlo in rosa ed essere costretti a volte pure a schierarlo. A Cagliari si ostinavano a non voler capire di che fregatura si stesse parlando e il ventitreenne collezionava 4 dopo 4 in pagella. Il gol all’ultima giornata (per di più in panchina) suggella la sua condanna. VOTI 6
 
2008-2009: NICOLAE DICA (DELINQUERE – D. SERGI): Difficile con questo giocatore resistere alla tentazione di consultare Wikipedia. “Ma chi è?”, è probabilmente questa la domanda che si sono fatti gli 11 manager che lo hanno votato peggior meteora dell’anno, a parte il nostalgico che ha dato la propria preferenza al veterano della categoria, Larrivey. Ebbene, Nicolae Dica doveva essere, secondo la Gazzetta dello Sport, la star proveniente dalla Romania e fortemente voluto al Catania, dal suo ex mister Walter Zenga. Dunque, titolare fisso: macchè. A sòlare per primo, Gigi Maggiore, che lo rifila per Cruz al solito Memola, il quale però prenderà in squadra Dida e, per questioni di cacofonia, lo rigira al Delinquere di Domenico Sergi, in cambio di un certo Balotelli (che successivamente rivenderà). Complimenti. VOTI 11

2009-2010: MARKO ARNAUTOVIC (CELTIC – P. BARBARO): di lui ci si ricorda solo l’idiozia nei festeggiamenti del dopo Champions, capaci di scandalizzare e infastidire persino Mario Balotelli, non proprio un benpensante. Eppure questo austriaco proveniente dal campionato olandese di gol ne aveva fatti e parecchi, tanto che l’Inter aveva fatto carte false per portarlo a Milano e lui non ha accettato nemmeno un prestito a gennaio, Lazio o Bari che fosse. Piero Barbaro aveva pure ceduto alla tentazione di cederlo all’Akragas ma poi, abbandonato sul ciglio della strada anche dai siciliani, non ha resistito e l’ha ripreso con sé. Simpaticone. VOTI 8
 
 
ERNESTO CHEVANTON D’ORO (migliore rivelazione): la migliore rivelazione fa da contraltare alla meteora, ossia si tratta o del giocatore più o meno sconosciuto al primo anno di Serie A (Green) oppure del classico sottovalutato di lusso che non solo imbrocca la stagione, ma si rivela essere calciatore di spessore a lungo termine.
 
2004-2005: FRANCESCO FLACHI (LUPIAE – L. BRINDISINO)
 
2005-2006: SIMONE PERROTTA (MODIASPARA’ – A. MAGURANO): da lui ci si aspettava solo tanti 5 e parecchie ammonizioni, come da qualche anno a questa parte. Magurano se lo porta a Torre dell’Orso con soli 21 miliardi e ne fa quello che attualmente è il centrocampista più in forma in circolazione in Italia: gol, assist e voti alti hanno in questa stagione fatto la differenza tra un ex buon incontrista e l’attuale eccellente mediano. VOTI 6
 
2006-2007: NICOLA AMORUSO (CURTALE – D. BRINDISINO) Lo scambio con Amici di Moira Orfei Floccari-Amoruso sarà uno di quelli che a Cisterna non dimenticheranno tanto facilmente. La punta pugliese sfodera un campionato da 14 gol e tiene a galla il Curtale quando ormai la squadra pareva andare alla deriva. Un ottimo scambio interno del quale Dario Brindisino potrà fregiarsi a lungo. VOTI 8
 
2007-2008: CHRISTIAN MAGGIO (STAR10 – L. MAGGIORE): Sorprendente. E pensare che Maggiore voleva disfarsene in quanto acciaccato. Ma nessuno se l’è pigliato e allora i 21 mld spesi dallo Star10 per accaparrarselo sono diventati i 21 mld meglio spesi dai salentini quest’anno. Gol a raffica in delle squadre, Star10 e Samp, che di offensivo avevano poco e nulla. VOTI 8
 
2008-2009: MAURO ZARATE (STURM – D. D’ADAMO & M. PETITO): Anche in questa stagione la migliore rivelazione si rivela essere un calciatore inizialmente sottovalutato, per non dire proprio non voluto dai suoi dirigenti. Petito e D’Adamo, infatti, puntavano tutto su Acquafresca, perso poi in maniera rocambolesca all’asta iniziale. Al suo posto arriva a Copertino un certo Mauro Zarate a 240 mld, addirittura 40 in più della bandiera Vucinic. Il perché è presto spiegato: il folletto argentino, seppur fratello del Ratòn Zarate visto ad Ancona negli anni ’90, segna gol a raffica, dà spettacolo e il Chevanton d’Oro gli calza a pennello, vista anche la somiglianza fisica e tecnica con l’uruguagio. Se lo Sturm alza la Champions Green lo deve molto anche a lui.VOTI 6

2009-2010: JEAN FRANCOIS GILLET (ACAB – M. GALLICCHIO): ad agosto sembrava senza ombra di dubbio destinato al Labbari. Poi l’aquisto di Gillet da parte dell’Acab aveva scioccato un po’ tutti, specialmente i leccesi della Serie A Green, che non hanno esitato a inviare anatemi in ogni forma al portiere barese e al suo manager novolese. Il quale, però, non si è scomposto nemmeno un secondo, rimanendo marmoreo nelle sue scelte e accaparrandosi a soli 72 mld (solo Viviano è costato meno) uno dei portieri più forti e meno battuti del torneo. VOTI 7

 
 
CARLO REGALIA DI LEGNO (maggiore delusione): grandi nomi, grandi firme e spesso anche grandi pacchi. Gente navigata, palloni gonfiati e strapagati ma infine inconcludenti sono i principali candidati a questo premio.
 
 
2007-2008: ALVARO RECOBA (PACCIANI – M. PETITO): Doveva essere l’anno della sua resurrezione: Alvaro, alzati e cammina. Con il suo mentore Novellino e in una piazza ambiziosa come quella di Torino, El Chino prometteva di far esplodere tutte le munizioni del suo perfido sinistro. Tutte in canna però, dal momento che ha fatto pressappoco quello che già nell’Inter faceva: panchina e infermeria. Il campo, quando l’ha visto, lo ha scambiato per una pista da jogging. Nel finale di campionato indossava una maschera protettiva al volto, forse per le pizze prese da Petito… VOTI 12
 
2008-2009: DAVID TREZEGUET(CELTIC – P. BARBARO & M. PETRONI): L’anno scorso aveva condotto il Lupiae sul podio, nonostante gli acciacchi. Probabilmente l’annata in più sulle spalle ha compromesso la stagione di David Trezeguet al Celtic e alla Juve. Partito infortunato a settembre, non è riuscito, complici anche presunte antipatie con Ranieri, a riconquistarsi un posto che Amauri peraltro stava meritando appieno. Barbaro e Petroni, che puntavano tutto sui recuperi di Rocchi e Trezeguet, sono rimasti col solo Hamsik a tirare la carretta, finchè ha retto. Dopodiché il Celtic ha subito l’inevitabile tracollo, schierato troppo spesso con imbarazzanti moduli a una punta. VOTI 7

2009-2010: GAETANO D’AGOSTINO (PACE – S.M. PATRUNO): “Ha fatto la fine della sposa di Siviglia: tutti la voglion, ma nessuno se la piglia”. Questo ciò che si diceva di D’Agostino in estate, quando la Juve e nessuna altra grande hanno voluto sborsare i 18 milioni richiesti da Pozzo per il suo cartellino. Il regista è rimasto dunque all’Udinese ed è stato prelevato dal Pace a 190, e dico 190, miliardi per farne il perno del centrocampo. E’ stato, invece, solo il perno delle bestemmie per il numero altissimo di insufficienze e prove incolori, dettate dalla svogliatezza e dalla delusione, la sua, per essere rimasto in provincia. Poverino… VOTI 7
 
MIMMO CATALDO D’ORO (migliore intuizione): la migliore intuizione è sempre quella che nasce dal nulla. L’anonimo pagato 1, il panchinaro fisso che poi ruba il posto o il gregario che imbrocca la stagione d’alto livello, per la felicità del fantallenatore che l’ha scelto.
 
2007-2008: GOKHAN INLER (BLAKBLOK – B. MOLA): “L’ho visto titolare e l’ho preso”. Così rispondeva Bruno Mola all’inizio dell’anno quando veniva interrogato sui 20 mld investiti su questo svizzero di origine turca. Inler ha disputato una stagione di esordio strepitosa, all’inizio soprattutto per quantità e verso la fine anche per qualità, con gol e assist. Con i suoi 7 a tamburella, diventa pure capitano (e forse Bandiera) degli All Blacks. VOTI 7
 
2008-2009: JUAN CAMILO ZUNIGA (ACAB – M. GALLICCHIO): Continua l’ottima tradizione dei terzini dell’Acab. Dopo aver scoperto Vargas l’anno scorso, Gallicchio continua la sua fruttuosa ricerca fra gli “snobbati” della Serie A Green andando a pescare Juan Camilo Zuniga, fluidificante colombiano del Siena e ormai titolare in pianta stabile pure in Nazionale. Inizialmente troppo offensivo nei movimenti, col tempo ha migliorato la fase difensiva e con essa la sua media voto, il che lo ha messo nel mirino di tutte le grandi squadre italiane. VOTI 5

2009-2010: ANDREA COSSU (CURTALE – D. BRINDISINO): Dario Brindisino ha saputo vederci giusto quando ha staccato un assegno a tre cifre per assicurarsi questo talentino sardo. D’altronde più alto è lo scetticismo iniziale, più grossa è l’intuizione finale, culminata con una stagione su livelli da nazionale e coronata dallo scudetto vinto ad Aprilia. Si gioca fino all’ultimo il posto in nomination con l’atalantino Valdes del Domingo che lo supera in fantamedia e gol siglati, ma lui la spunta grazie a una maggiore continuità e una media reale superiore di 0,3 punti. VOTI 6

 
 
PREMIO “CHI L’HA VISTO?” : questo premio è la versione ancor più sfigata, se possibile, della maggiore delusione. Perché se quest’ultima è frutto di prestazioni opache e caterve di insufficienze, il “chi l’ha visto?” viene usualmente assegnato a chi, contro tutti i pronostici, il campo proprio non l’ha visto. A volte perché in ospedale, palestra o infermeria. A volte perché in discoteca…I giocatori sul viale del tramonto sono i maggiori indiziati alla nomination.
 
2007-2008: ENRICO CHIESA (AKRAGAS – S. ALAIMO): “L’ho preso per il pleistescion”. E’ tutto quello che è stato in grado di dire Alaimo dopo averlo letteralmente prelevato dal Pace in cambio di Volpe e 73 mld. Un magheggio pazzesco, come ha ammesso lo stesso Presidente dell’Akragas, che ha portato il non giovane fantasista del Siena ad Agrigento a gennaio, con l’assoluta certezza che non avrebbe mai giocato. VOTI 6
 
2008-2009: CHRISTIAN VIERI (LUPIAE – L. BRINDISINO): Poche volte ha giocato, poche volte ha segnato. E la metà di quelle Luca Brindisino lo relega in panchina. Ciononostante Atalanta e Lupiae avevano dimostrato di saper aspettare il bomber che tante soddisfazioni ha regalato alle sue squadre in carriera. Purtroppo, vuoi i guai fisici, vuoi i troppi impegni mondani che attanagliano lui e il suo indaffaratissimo harem, non è riuscito a dare quello che ci si aspettava. Brindisino prova invano pure a metterlo sul mercato, ma la reputazione di gigolo ormai precede Vieri ovunque, sicchè finisce la stagione ai Caraibi con Adriano. VOTI 6

2009-2010: ALBERTO PALOSCHI (CELTIC – P. BARBARO): doveva formare con l’altro Alberto (Gilardino) uno dei tandem più prolifici del campionato. E invece, è proprio il caso di dirlo, nessuno l’ha visto o forse nessuno ha saputo riconoscerlo. Si dice, infatti, che Paloschi sia cresciuto in questo anno passato con Barbaro e Petroni di ben 5 cm di altezza, cosa che gli ha causato a detta dello staff medico del Celtic&St.Pauli gli infortuni muscolari che gli hanno praticamente impedito di giocare. Un giocatore sospeso tra mistero e leggenda…VOTI 7
 
 
ALESSANDRO CONTICCHIO D’ORO (miglior capitano): la regola del capitano a volte può far vincere la classifica cannonieri persino a Eugenio Corini. Per questo è fondamentale avere sempre in rosa un giocatore dal ‘6 fisso’. Ma ancor più importante è schierarlo e metterlo capitano…
 
2006-2007: FRANCESCO TOTTI (AMICI – R. BARTOLOMUCCI): Protagonista della splendida rincorsa che gli dà nella realtà la Scarpa d’Oro e nella Serie A Green il titolo di capocannoniere, Francesco Totti è stato il leader e trascinatore di Amici. Sue le firme più importanti sul trionfo in Champions dei biancolilla, suo il carisma inconfondibile che consente a Bartolomucci di non essere praticamente mai coinvolto nella lotta per non retrocedere nonostante una rosa con qualche lacuna. VOTI 7

2007-2008: JAVIER ZANETTI (DELINQUERE – D. SERGI): E ci riprova. Per il secondo anno consecutivo Javier Zanetti è nelle nominations come Miglior Capitano dell’anno e questa volta spera di vincerlo. Non solo perché è anche al secondo Scudetto di fila, ma anche perché se l’anno scorso il suo ruolo di leader anche al fantacalcio con Brindisino è stata una scoperta, con Sergi si è rivelata una conferma. Un punto e mezzo assicurato. VOTI 8
 
2008-2009: DOUGLAS MAICON (STAR11 – L. MAGGIORE): In una line-up tutta interista, Douglas Maicon strappa di giustezza il Conticchio d’Oro al suo compagno Zanetti, che lo deteneva da ben due stagioni. Troppo decisivo, il brasiliano, nello scacchiere di Mourinho e Maggiore: si potrebbe senza troppi timori considerarlo proprio l’erede naturale di Zanetti, se non fosse per le bizze da grande star che gli vengono davanti alle banconote. Difficile diventi una bandiera, sta di fatto che, sulla colonna della formazione dello Star11, c’è stato quest’anno minimo un 8 fisso. VOTI 8

2009-2010: JAVIER ZANETTI (TERLIZZI – P. MEMOLA): poltrona fissa per lui ormai in questa nomination. L’età avanza ma El Traktor rimane sempre garanzia per la fascia di capitano. Oddio, magari due anni fa vedere un 5,5 accanto al suo nome era davvero una cosa impossibile a differenza di oggi. Ma non c’è stato ancora nessuno in grado di scavalcarlo come rendimento e affidabilità. VOTI 7

GIGI GARZYA DI LEGNO (peggior capitano): da quest’anno assegnamo anche il premio come peggior capitano, andando a individuare chi, anche a causa dell’impuntarsi del proprio fantamister, ogni settimana non riusciva a superare il 4 in pagella…

2009-2010: CARVALHO DE OLIVEIRA AMAURI (AMICI – R. BARTOLOMUCCI): su quanto ci sia del vero e quanto invece si sia trattato di speculazioni mediatiche a danno di Amauri e di Amici, a Cisterna ancora si discute. I dati, però, sono incontrovertibili e dicono che l’italobrasiliano è stato schierato con la fascia ben 11 volte tra coppa e campionato, seguito da Trezeguet con 8, per un totale di 19 su 36 incontri. Sufficienze? Pochine… VOTI 10

 
 
GRAZIANO PELLE’ D’ORO (‘segnatevi questo nome’): esordisce quest’anno anche il G.Pellè d’oro. Quante volte, infatti, si prende un giocatore che proviene dalla Primavera, magari spesso manco convocato, giusto come ‘riempimento’? Spesso, direte voi. Meno spesso, però, capita che questi ‘riempimenti’ esplodano. Ma quando succede, anche se da gennaio o solo nel finale di stagione, è giusto sottolinearlo. E segnare i nomi sul taccuino.

2009-2010: JONATHAN BIABIANY (DOMINGO – M. SIMONETTI): Biabiany rappresenta solo la punta dell’iceberg di una serie di nomi imbroccati da Marcello Simonetti, dei quali sicuramente sentiremo parlare in futuro. Come non citare infatti Poli della Samp o Babacar della Fiorentina. La nomination, però, la prende il parmense di proprietà dell’Inter per continuità di rendimento e capacità di incidere nei momenti più difficili legati all’assenza di Eto’o. VOTI 7

 
DELIO ROSSI D’ORO (resurrezione dell’anno): questo premio va a chi, considerato bollito, oppure messo fuori rosa o in lista per il trasferimento, riemerge dal periodo buio per regalare soddisfazioni ai manager che, seppur con la tentazione di cederlo, hanno saputo insistere.
                                                       
2009-2010: GORAN PANDEV (AKRAGAS – T. ALAIMO): Alaimo ne ha fatto una bandiera, ma ha confessato di averlo preso senza troppe speranze di recuperarlo. Il fatto che a fine stagione sia stato tra i nerazzurri dell’Inter ad alzare la Coppa dei Campioni basterebbe da sé per parlare di resurrezione. All’Akragas diventa il partner ideale di Pazzini, consentendo anche a Tiribocchi di tirare il fiato. VOTI 8

 
MIGLIORE COREOGRAFIA: tra campagne abbonamenti, coreografie, striscioni, volantini e manifesti, la Serie A Green si riempie facilmente di colori durante la stagione. Dai grafici di professione ai dilettanti allo sbaraglio, tutti si cimentano e in qualsiasi caso le risate non mancano.

2009-2010: HOMO HOMINI LUPIAE (LUPIAE – L. BRINDISINO): magari non fortunata, ma sicuramente di grande impatto mediatico ed emotivo. VOTI 10

 
 
JONATHAN BACHINI DI LEGNO (honoris doping)

2006-2007: FRANCESCO FLACHI (TERLIZZI – P. MEMOLA): Che beffa per Memola: si priva di Andrea Pirlo per acquistarlo, ma non fa nemmeno in tempo a schierarlo che lui si fa beccare con in corpo tanta di quella medicina per il diabete da far piangere pure Novellino. Prossima destinazione di mercato: Junior Barranquilla (Colombia). VOTI 8

2009-2010: ADRIAN MUTU (CURTALE – D. BRINDISINO)

 
 
PREMI UFFICIALI

MIGLIOR PORTIERE
2007-2008     J. Cesar (DELINQUERE) 5,83   D.Sergi
2008-2009     Iezzo (CELTIC) 5,68 P.Barbaro & M.Petroni
2009-2010     Storari (AKRAGAS) 5,65 T.Alaimo
 
PEGGIOR PORTIERE
2007-2008     Muslera (STAR10) 4,20    G.Maggiore
2008-2009     Arthur (DELINQUERE) 3,95   D.Sergi
2009-2010     Manninger (DOMINGO) 4,05 M.Simonetti
 
 
MIGLIOR DIFENSORE
2007-2008     Maggio (STAR10) 7,14 G.Maggiore
2008-2009     Chiellini (STURM) 6,63 D.D’Adamo & M.Petito
2009-2010     Nesta (DOMINGO) 6,80 M.Simonetti
 
 
PEGGIOR DIFENSORE
2007-2008      Piccolo (AMICI) 5,42 R.Bartolomucci
2008-2009      Diamoutene (TERLIZZI) 5,10 P.Memola
2009-2010      C.Zenoni (ACAB) 5,15 M.Gallicchio
 
 
MIGLIOR CENTROCAMPISTA
2007-2008       Kaka (AMICI) 7,93 R.Bartolomucci
2008-2009       Kaka (BLAKBLOK) 7,73 B.Mola
2009-2010       Jovetic (MOJITO) 7,03 S.Linciano
 
 
PEGGIOR CENTROCAMPISTA
2007-2008       Lazetic (ACAB) 5,38 M.Gallicchio
2008-2009       Datolo (DOMINGO) 5,19 M.Simonetti
2009-2010       Del Vecchio (ACAB) 5,23 M.Gallicchio
 
 
MIGLIOR ATTACCANTE
2007-2008       Ibrahimovic (PIGMEO) 8,70 D.D’Adamo
2008-2009       Milito (DOMINGO) 8,87 M.Simonetti
2009-2010       Di Natale (ACAB) 8,99 M.Gallicchio
 
 
PEGGIOR ATTACCANTE
2007-2008       Paolucci (RETRO’) 5,17 M.Pappagallo
2008-2009       Osvaldo (STAR11) 5,39 G.Maggiore
2009-2010       Bellucci (WAILERS) 5,45 C.Mancini
 
 
MIGLIOR RIGORISTA
2007-2008    Ibrahimovic (PIGMEO) 8/8 100% D.D’Adamo
2008-2009    Milito (DOMINGO) 7/8 87,5% M.Simonetti
2009-2010    Totti (MOJITO) 5/5 100% S.Linciano
 
 
PEGGIOR RIGORISTA
2007-2008    Saudati (ATLETICO) 1/4 25% G.Vicinelli
2008-2009    non assegnato
2009-2010    Pizarro (BLAKBLOK) 1/3 33% B.Mola
 
 
MIGLIOR ASSISTMAN
2007-2008    Kaka (AMICI) 10 assist R.Bartolomucci
2008-2009    Kaka (BLAKBLOK) 9 assist B.Mola
2009-2010    Ronaldinho (CURTALE) 13 assist D.Brindisino